Morbidezza

Il linguaggio poetico dei tre autori aiuta a entrare nel cuore della morbidezza, che è l’anticamera della tenerezza, cioè il modo per avere un impatto meno brusco, meno duro, meno rigido sulla realtà.
Pagine dove l’attenzione all’umano e la spiritualità si fondono delicatamente in un viaggio profondo dentro noi stessi.

Una riflessione a tre voci, quelle di Ermes Ronchi, di Marina Marcolini e di Alessandro Vetuli, intorno a ciò che può aiutarci ad avere un impatto più delicato, più attento, più tenero, in una parola più morbido con gli altri e con il mondo.

“Perché – dicono gli autori – la morbidezza è una bellezza che assumiamo quando ci lasciamo plasmare dalla realtà. Allora ciò che in noi era rigido - sguardo, parola e gesto - si dispone alla trasformazione. Diviene curvo, capace di ospitare l’altro, riscaldarlo, metterlo al mondo”.